Il Tiro con l’Arco è nato in Italia intorno agli anni Cinquanta, per opera di alcuni appassionati di Treviso, Gorizia, Milano, Bergamo e Roma. Nel 1950 la Compagnia Arcieri di Treviso organizzò la prima gara sull’Altopiano di Cansiglio: vi presero parte una ventina di tiratori.
Nel 1961 le 6 Compagnie già costituite si riunirono all’Arena di Milano e dettero vita alla Federazione Italiana di Tiro con l’Arco (FITARCO), eleggendo a presiederla Massimiliano Malacrida che, sia come collezionista di armi antiche, sia come appassionato sportivo, era stato sin dagli inizi uno degli animatori più convinti. Sempre nel 1961 la neonata FITARCO ottiene l’affiliazione alla Federazione Internazionale di Tiro con l’Arco (FITA).
Nei primissimi anni, pur nella esiguità delle forze, la neonata Federazione si impegnò attivamente nelle due direttrici che ancora oggi ne costituiscono gli impegni maggiori: l’attività agonistico-organizzativa e la promozione di base.
Nel 1962 venne disputato a Milano il primo Campionato italiano con formula della singola gara: tra gli uomini si impose Giuseppe Oddo, tra le donne Maria Zonta. Questa formula rimase in vigore fino al 1964 quando venne sostituita da un sistema di classifica che teneva conto delle prestazioni fornite su tutto l’arco della stagione. Oggi il Campionato si disputa secondo i regolamenti della Federazione Internazionale.
Nel 1965, per la prima volta, una rappresentativa azzurra prese parte ai Campionati del Mondo tenutisi a Vasteras, in Svezia.
Nel 1968 veniva riformato lo Statuto Federale ed eletto alla Presidenza Annibale Guidobono Cavalchini, da sempre promotore di un maggiore impegno internazionale degli arcieri italiani.
Con la crescita ed il potenziamento della Federazione, vennero anche i primi risultati agonistici di rilievo: nel 1966 la vittoria di Luigi Fiocchi nella Coppa Europa; nel 1972 il terzo posto di Ida Da Poian nel mondiale di tiro di campagna; nel 1974 la medaglia di bronzo agli Europei di Zagabria con la squadra formata da Ferrari, Massazza e Spigarelli (lo stesso trio che nel 1972 aveva portato l’Italia a partecipare ai Giochi Olimpici a Monaco di Baviera); la medaglia di bronzo “mondiale” e quella d’oro “europea” di Ida Da Poian e l’argento “europeo” di Giancarlo Ferrari nel tiro di campagna. Sempre nel 1974 veniva il record del mondo a squadre dalla Nazionale formata da Spigarelli, Belocchi e lo stesso Ferrari.
Nel 1969 alla presidenza della FITARCO veniva eletto Francesco Gnecchi Ruscone, mentre venivano radicalmente rivisti statuti e regolamenti. Finalmente, nel 1973, la Federazione veniva ammessa nel CONI come “aderente”: cinque anni più tardi, nel 1978, la FITARCO divenne Federazione a tutti gli effetti nell’ambito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.